Premio Quarto Stato XII edizione al regista Marco Bellocchio

Sabato 29 ottobre 2022 a Volpedo, in piazza Quarto Stato alle 15.30, verrà conferito al regista Marco Bellocchio il premio Quarto Stato – XII edizione. La cerimonia avverrà, come consuetudine del premio, nel corso di una manifestazione pubblica, durante la quale il regista dialogherà con tutti i presenti, sollecitato dalle domande del critico cinematografico Pier Maria Bocchi, del Torino Film Festival.

Marco Bellocchio riceve il premio Quarto Stato in una rivisitazione del capolavoro di Pellizza ad opera di Giulio Alvigini (la foto del regista risale al 2011, in occasione del conferimento del Leone d’Oro alla carriera al Festival del Cinema di Venezia)

Il premio Quarto Stato 2021 – XII edizione sarà assegnato al regista Marco Bellocchio, così ha deciso il Direttivo dell’Associazione Pellizza da Volpedo, insieme alla presidente Aurora Scotti. L’assegnazione avviene con un anno di ritardo rispetto alla biennale di riferimento, che si è svolta esattamente un anno fa. Il premio è, infatti, un appuntamento fisso all’interno delle biennali pellizziane, pensato per offrire un riconoscimento a chi, nel multiforme mondo dell’espressione artistica, della comunicazione, dell’impegno sociale si sia distinto per vicinanza allo spirito e al messaggio di “Quarto Stato”. Un riconoscimento prestigioso, che nelle passate edizioni è toccato, tra gli altri, a Francesco Guccini, Moni Ovadia, Gino Strada, Enzo Bianchi, Carlin Petrini, Michele Serra. Ma anche ad Aurora Scotti ed Ettore Cau, riconosciuti quali fondatori della attuale realtà pellizziana, e al pittore Pietro Bisio.

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L’Associazione Pellizza ha individuato come destinatario del premio per la XII Edizione della Biennale Marco Bellocchio, un artista nato non lontano da Volpedo, ma da tempo protagonista della scena nazionale e internazionale. A quasi sessanta anni da I pugni in tasca (1965), Bellocchio è uno dei più grandi maestri del cinema italiano e non solo, capace di leggere e interpretare le pagine più drammatiche della storia del nostro Novecento, dall’enigma Mussolini al caso Moro. Egli “dal debutto negli anni ’60 a oggi, ha donato luce e spessore al cinema italiano, sempre in bilico tra la potenza dell’immagine e il racconto della società che incalza per fluire“: così si legge nello speciale pubblicato quale anticipazione dell’evento dalla rivista “Oltre” nel n. 194 (marzo-aprile 2022). Scrive ancora il critico cinematografico Nuccio Lodato sul periodico vogherese diretto da Graziano Bertelegni: “maturati esattamente i sessant’anni di militanza registica […] il valore etico, sociale, civile e politico di Bellocchio risiede interamente nelle straordinarie ricchezza e varietà della sua coerente e insieme mutevole opera“.

Prosegue Lodato: “Qualche anno fa […] era già stato desiderio degli animatori [del premio], con altrettanto felice intuizione, quello di assegnare lo stesso riconoscimento a Bernardo Bertolucci. Malauguratamente le allora già assai precarie condizioni di salute dell’autore di Novecento (coi suoi indimenticabili titoli di testa pellizziani) ebbero a impedirgli di garantire a priori quella presenza personale, giustamente ritenuta parte essenziale della manifestazione“.

“Venezia68″, 9 settembre 2011. Bernardo Bertolucci consegna il Leone d’Oro alla carriera a Marco Bellocchio” (Bertolucci aveva conseguito lo stesso riconoscimento quattro anni prima).

“Oltre” n. 194 (marzo-aprile 2022): l’intero speciale “Marco Bellocchio premio Quarto Stato” è disponibile in pdf CLICCANDO QUI

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