Didattica pellizziana – Materiali per la scuola

Didattica pellizziana

Materiali per la scuola

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L’Associazione Pellizza da Volpedo nel corso degli anni si è attivata per far conoscere a un pubblico sempre più vasto la produzione del pittore, operando in parallelo per la valorizzazione del contesto ambientale e culturale in cui maturò la personalità dell’artista. Il disegno di tutela del patrimonio legato alla figura di Giuseppe Pellizza ha condotto alla musealizzazione dei luoghi pellizziani (lo Studio, la casa natale, le campagne, gli ambienti e gli scenari naturali che ispirarono la sua pittura), trasformando Volpedo in un centro di cultura in cui arte, tradizione e storia si fondono nel segno della memoria collettiva e alimentano una forte identità locale. Peraltro ogni iniziativa amplia l’orizzonte di Volpedo, dialogando con le esperienze nazionali e internazionali più avanzate, sia nello specifico della ricerca storico-artistica sia nella progettualità legata alla gestione dei beni culturali.
Le mostre e le manifestazioni pellizziane hanno portato a Volpedo migliaia di persone tra studiosi, ricercatori, esperti e gente comune, richiamata da un’atmosfera sempre colta e cordiale.
Una crescente partecipazione è venuta anche dal mondo della scuola, che da sempre trova nell’arte di Pellizza e nelle peculiarità del luogo una grande ricchezza di stimoli e di opportunità didattiche.
Il riconoscimento della valenza formativa della realtà volpedese ha indotto l’Associazione a elaborare una riflessione nel merito e ad assumersi la responsabilità di svolgere un ruolo propositivo nei confronti della scuola, investendo risorse umane e materiali in ricerca e attività didattica. Dal 2006, quando è stato presentato il primo quaderno didattico, attinente inevitabilmente al dipinto più conosciuto in ambito scolastico, il Quarto Stato, molte classi sono venute a Volpedo, hanno seguito il lavoro proposto, testimoniando interesse e partecipazione gioiosa.
L’offerta doveva essere ampliata, con materiale specifico, calibrato sulle diverse fasce di età e in relazione alle diverse competenze scolastiche. Così è stato fatto.
Oggi si è in grado di offrire quattro percorsi didattici, che coprono tutti gli ordini di scuola. Ogni percorso è destinato prioritariamente ad uno specifico livello, ma la sua formula, in quanto flessibile, consente un’applicazione in differenti ambiti curricolari e pluridisciplinari.
I quaderni operativi seguono criteri metodologici codificati; si articolano in sequenze di immagini ed esercizi, gradualmente più complessi e prevedono momenti di sintesi, di discussione e di scrittura. I ragazzi sono condotti a “fare scoperte” e ad acquisire conoscenze forti, “in piena autonomia”. L’insegnante durante la visita a Volpedo avrà un ruolo di stimolo e di sostegno. Se poi in classe vorrà dare spazio all’approfondimento, potrà attingere alle numerose sollecitazioni presenti nei quaderni stessi.
L’Associazione mette a disposizione operatori specializzati nella gestione dei beni culturali e può fornire supporti strumentali per le attività di ricerca. Gli elaborati qui di seguito illustrati sono frutto del lavoro sul campo della prof.ssa Gabriella Fusi, esperta di didattica della storia e consulente dell’Associazione.

Il quaderno n.1
“Il Quarto Stato. Percorso didattico”
edito nel 2006 e ristampato nel 2007, è destinato alla scuola secondaria di primo grado; si inserisce opportunamente nella programmazione di storia di fine Ottocento e offre spunti per attività interdisciplinari aperte alla storia dell’arte e all’educazione linguistica. Le prime pagine sono destinate alla ricostruzione della società contadina di fine Ottocento, nel caso quella di Volpedo rappresentata dai dipinti di Pellizza. Vengono toccati i temi del lavoro, dell’economia, dei ruoli sociali, della donna, della religione e della politica.La seconda parte affronta la lettura del Quarto Stato con attenzione alle istanze ideologiche e politiche che hanno reso celebre il dipinto, spesso riprodotto nei manuali di storia come immagine-simbolo delle rivendicazioni sociali del XIX secolo. La terza, di più stretta pertinenza storico-artistica, si sofferma sulla tecnica divisionista e sulla ricerca formale di ispirazione rinascimentale. Ogni fase del percorso inizia con esercizi di facile esecuzione, formulati con sintassi e lessico elementari, si conclude con operazioni più complesse e riporta in nota indicazioni per approfondimenti su tematiche specifiche. Sono inoltre previsti momenti di discussione e di scrittura, diversificati per contenuti e abilità linguistiche. Il quaderno può essere utilizzato da classi superiori con scelte mirate. È stata predisposta a tal fine una scheda di sintesi per gli insegnanti in cui vengono indicati i livelli di difficoltà delle diverse parti e i luoghi e i tempi consigliati per l’esecuzione dell’intero percorso. Qui è possibile scaricare il quaderno n. 1 in versione compressa pdf (dimensione del file: 2.140 kb).

Il quaderno n. 2
“Il pittore di Volpedo. Proposte didattiche”
edito nella primavera 2009, è rivolto prioritariamente alle scuole secondarie di secondo grado e può essere complementare al primo quaderno. E’ stato realizzato per far conoscere l’esperienza umana e artistica di Pellizza attraverso la documentazione raccolta nello spazio espositivo allestito come Museo a scopo didattico. Il percorso segue la storia del pittore, partendo dalla dimensione locale, familiare e ambientale, e allargando progressivamente lo sguardo alla storia di genere, alla storia sociale dell’Ottocento e alla parallela storia letteraria, per concludersi con una riflessione sulle trasformazione del pensiero e della società del Novecento espresse dall’icona del Quarto Stato che attraversa il secolo.
In termini di didattica si interviene su due piani, quello della interdisciplinarità (arte-storia-letteratura), che privilegia il lavoro sulle abilità, e quello delle relazioni tra storia locale e storia generale, con continuo cambiamento di prospettiva tra il microcosmo volpedese e il mondo allargato. Il quaderno offre più di uno spunto di approfondimento e può essere utilizzato dai ragazzi come un possibile modello di ricerca individuale. Qui è possibile scaricare il quaderno n. 2 in versione compressa pdf (dimensione del file: 2.942 kb).

Il quaderno n. 3
Sette “Percorsi brevi”, destinati ai più giovani
Ogni classe potrà essere divisa in gruppi che andranno a svolgere attività incrociate, sulle tracce tematiche scelte dall’insegnante tra le diverse proposte. Le modalità di approccio alle singole opere seguono strategie diverse. Alcuni dipinti sono affiancati da testi narrativi semplici e coinvolgenti, che permettono di immaginare
la vita quotidiana al di là della rappresentazione (ad esempio, quali personaggi quali azioni e quali gesti stanno al di là dell’immagine di Panni al sole?); altri quadri si trasformano in fumetti, inducono i bambini all’osservazione attenta dei gesti e delle espressioni dei volti e si possono trasformare in una drammatizzazione; altri ancora abbinano la lettura dell’opera al gioco, utilizzando uno strumento didattico di consolidata efficacia.
Dunque, spunti per leggere, per fare teatro, per animare luoghi e personaggi, ma anche spunti per dare valore alla memoria e ricostruire uno spaccato di vita non così lontana dai ragazzi da non poter trovare conferme nei racconti dei nonni ed essere percepita come parte della loro storia.
I percorsi tematici possono essere affrontati anche da classi superiori, con opportune modifiche di approccio metodologico ai materiali selezionati.
La formula del quaderno, diviso in fascicoli, è stata scelta per consentire un continuo arricchimento e aggiornamento delle proposte didattiche, che accolga anche esigenze e richieste di classi che intendano lavorare su argomenti specifici. Un ampliamento è già previsto in relazione a temi di intercultura. I sette fascicoli tematici sono: La vita dei bambini; La vita delle donne; I gesti quotidiani: il grande bucato; Le risorse della natura: l’importanza del gelso; La campagna: un sistema di canali porta l’acqua nei campi; I lavoratori della terra; Il suo paese

Il quaderno n. 4
“In giro per Volpedo”
E’ in realtà un gioco, che corrisponde a una tipologia di laboratorio da tempo sperimentata con successo nella pratica didattica. E’ rivolto ad alunni di scuola secondaria inferiore e superiore ( una versione semplificata per i più giovani è inclusa nei percorsi brevi).
Si tratta di un gioco di percorso, da svolgersi in movimento, attraverso il paese, alla ricerca dei dipinti di Pellizza esposti in riproduzione nei luoghi rappresentati. I ragazzi formeranno delle squadre che scenderanno in competizione seguendo un itinerario segnato sulla mappa di Volpedo, alla ricerca dei pannelli dei quadri. Per ogni soggetto dovranno indicare il titolo ed eventualmente rispondere a delle domande. La traccia sarà indicata da un testo le cui sequenze corrisponderanno per contenuto all’iconografia dei dipinti. Ogni squadra accumulerà un punteggio base, svolgendo il percorso minimo obbligatorio, e potrà accumulare punti eccedenti con le domande bonus o rischio che incontrerà: al risultato corrisponderà la conoscenza progressivamente più complessa dell’artista. Tutte le fasi del gioco e il calcolo del punteggio sono seguiti da un programma informatico che viene caricato su un cellulare all’inizio della gara e rende i partecipanti completamente autonomi nella valutazione dei risultati, fino alla proclamazione del vincitore. Le modalità del gioco, veloce e in movimento, e l’uso del cellulare rendono la gara vivace ed emotivamente coinvolgente.

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Il pieghevole illustrativo delle nuove proposte didattiche (aggiornamento 2013-2014), è scaricabile in formato pdf, cliccando qui

Per quanto riguarda le visite guidate dedicate alle scuole ci si può rivolgere direttamente alle due operatrici culturali incaricate di gestire gli appuntamenti:
– Roberta Allesina, 349 6483905
– Silvia Merlino, 347 0701744
e-mail: didattica@pellizza.it