La nostra Biblioteca si arricchisce

Abbiamo appena acquistato per la nostra Biblioteca un gustoso libro di memorie del giornalista Vittorio Emilani, Vitelloni e giacobini (Donzelli 2009), dedicato agli anni giovanili trascorsi tra Voghera, Pavia e Milano. Così scrive Emiliani a p. 149, ricordando un episodio datato 1957: “In quel periodo venni a sapere che a Volpedo, per il cinquantenario della morte del suo figlio più noto, il pittore dell’epico Quarto Stato, Giuseppe Pellizza, veniva organizzato un premio importante […]. Proposi agli amici vogheresi di fare un salto nella vicinissima cittadina piemontese. Andammo in parecchi, alcuni in moto (eravamo in giugno) e altri nell’unica auto, la solita 1100 di Italo Betto. Visitammo l’atelier del pittore, morto suicida nel 1907, stremato dalla nevrosi e disperato per la morte della giovane moglie. Un grande ambiente ricco di echi e di suggestioni, emozionante. Nella giuria figurava anche il pittore Mino Maccari, che illustrava ogni settimana le pagine, specie l’ultima, del “Mondo” di Pannunzio con le sue vignette corrosive popolate di pretoni panzuti e di donnone poppute e scosciate. Lo incrociammo quasi subito, da solo, per le vie di Volpedo e ci presentammo come suoi ammiratori. Molto basso di statura, nero nero, con un sorriso a lampi, lo divertì molto quell’incontro. Che ebbe inizio con una nostra gaffe…”. Consigliamo la lettura del libro, anche per conoscere la conclusione del divertente episodio.
Grazie a Maurizio Azzalin per la segnalazione.
Fortuna - 2013-02-05 - Vittorio Emiliani

Potrebbero interessarti anche...